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Itinerari

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SU DUE RUOTE NELL'EMERALD ISLAND

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Connemara

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Dingle & Ring of Kerry

Mi avevano detto che il modo migliore per apprezzare l'Irlanda era quello di visitarla in bicicletta, il guaio però era trovare i compagni di viaggio. Non sempre ci sono dei giovani che siano disposti a concepire una vacanza di questo genere: andare al mare in un paese famoso per la pioggia, faticando ogni giorno. Dopo lunghe ricerche, sono ricorsa ad un annuncio su di un noto giornale che tratta di natura e viaggi, così... si può partire !

Dell'Irlanda si parla spesso, ma il più delle volte si trova in prima pagina per spiacevoli episodi: in questo itinerario che sto per proporvi, invece ci troveremo immersi in un'altra dimensione, di pace, di vita semplice, di cordialità e di paesaggi mozzafiato.

Era la prima volta che mi recavo in Irlanda, ed ho deciso di scegliere come meta due regioni sulla costa occidentale, una, meno frequentata dal turismo di massa, il Connemara, e l'altra invece più conosciuta, il Ring of Kerry, a cui ho aggiunto la Penisola del Dingle.

Chi pensa che l'Irlanda sia una terra pianeggiante si sbaglia di grosso: raramente abbiamo trovato lunghi tratti di strada in piano, mentre abbiamo affrontato continui saliscendi su strade strette, dal fondo mai perfetto ! Le piogge infatti deformano rapidamente l'asfalto, soprattutto dove le strade corrono tra la brughiera e le torbiere, per cui spesso ai dislivelli delle colline si aggiungono le piccole gobbe del manto stradale. Per quanto riguarda invece il traffico, questo non costituisce un problema: i cicloturisti sono amati e rispettati dagli Irlandesi, che non mancano mai di fermarsi per lasciarti passare, oppure aspettano pazientemente un punto della strada con visibilità sufficiente prima di procedere ad un sorpasso. Nel Connemara poi, dove gli incontri sono poco frequenti, il saluto è una tradizione: tutti, dai giovani agli anziani, ci saluteranno alzando l'indice di una mano.

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  TRA LA TORBA E I LAGHI DEL CONNEMARA

Questo primo itinerario si snoda tra le contee di Galway, da cui prende il via, e Mayo: siamo nel Connacht, la regione di lingua gaelica, nella quale le tradizioni sono ancora particolarmente vive e la natura incontaminata. Percorreremo chilometri senza incontrare un paese, su tranquille strade battute dal vento, fiancheggiate da siepi di bosso dall'odore penetrante oppure da quelle di fucsie, dal colore rosso vivo in contrasto con il verde dei prati, il giallo delle ginestre ed il viola delle eriche.

Prima tappa                       Galway - Carna                                                  83 Km

Partiamo da Galway seguendo la R336 in direzione di Salthill, vera e propria località balneare per gli Irlandesi, e ci allontaniamo dalla zona più trafficata; dopo Spiddal ci troviamo ormai in mezzo alla brughiera e il profumo predominante è quello dei camini che bruciano torba. Sulla nostra destra si estende un'ampia regione disabitata, percorsa da poche strade sterrate, punteggiata da una miriade di laghetti. Incontriamo numerose case bianche, con il tetto di paglia e le finestre dal bordo rosso: sono quelle tipiche del Connemara. Da Ballynahown, se la giornata è bella, possiamo vedere le isole Aran, nella Galway Bay. A Screeb abbandoniamo la nostra strada per proseguire sulla destra lungo la R340 che, sempre seguendo la costa, ci porterà attraverso Gortmore e Kilkieran fino a Carna, la nostra prima meta. Il mare cambia continuamente colore seguendo il passaggio delle nuvole. Si dice che ogni giorno, in Irlanda, contiene in sé le quattro stagioni: non mancheremo di provare, nel corso del nostro giro, la verità di questo detto, infatti vedremo arrivare la pioggia, portata da nuvolette incredibilmente basse, che passano in pochi minuti, per tornare poi ad un caldo sole.

Seconda tappa                    Carna - Clifden                                                  72 Km

Dopo Carna abbandoniamo la vista del mare fino a Glinsk dove potremo ammirare i colori insoliti della spiaggia con la bassa marea; continuiamo su questa strada fino a svoltare sulla R342 verso Cashel e Toombeola, dove prenderemo la R341. La strada è un continuo saliscendi e un paesaggio particolare ci accoglierà nei pressi del monte Errisberg ( 300 m s.l.m. ); non possiamo neanche più parlare di villaggi, ma solamente di case sparse nella brughiera. Nei pressi di Ballyconneely devieremo poi sulla sinistra per vedere il monumento alla prima trasvolata atlantica senza scalo e i resti della casa di Guglielmo Marconi, la cui madre nacque proprio in Irlanda, ad Enniscorty. Arriviamo infine a Clifden, Capitale del Connemara, vera e propria città per questa regione, ma poco più di un paese per noi. La strada in salita ci porta verso la Sky Road, una bellissima panoramica sulla penisola che delimita la Clifden Bay; consiglio di scegliere, al bivio che si incontra usciti da Clifden, la Lower Sky Road all'andata e ritornare poi attraverso la Higher.

Terza tappa                        Clifden - Leenane                                              67 Km

Il giorno dopo ci attende una tappa impegnativa che ci porterà fino a Leenane, effettuando due deviazioni, una verso Aughrus More e Cleggan, bel porto affacciato sull'Atlantico dal quale parte il traghetto per raggiungere Inishbofin, l'altra da Letterfrack al Rinvyle Point, dove potremo vedere i resti di un castello e, proseguendo lungo una strada sterrata che sale in mezzo ai prati, un'abbazia, non che delle splendide falesie a picco sul mare. Torniamo a Letterfrack passando da Rynvyle ed ammiriamo alcune case dal tetto di paglia; la strada del ritorno è piacevolmente in discesa, il che ci ripaga dalla fatica precedente. In lontananza, tra le nuvole, possiamo vedere i Twelve Pins (o Bens), le montagne del Parco del Connemara, la cui entrata abbiamo visto sulla nostra destra arrivando a Letterfrack. Nell'area protetta si possono ammirare i cavallini della razza Connemara che pascolano liberamente. Proseguiamo poi verso Leenane ed improvvisamente, in mezzo ai boschi, ci troveremo davanti la Kylemore Abbey, sulle sponde di un lago dal fondo scuro; la chiesa, fondata nel XIX secolo, oggi ospita un collegio femminile ed è possibile visitarne alcune stanze. Usciti dal bosco ci troviamo nuovamente impegnati a seguire una strada dai continui saliscendi, fino alla profonda insenatura del Killary Harbour, un vero e proprio fiordo fiancheggiato da alte pareti coperte di erba verdissima.

Quarta tappa                      Leenane - Westport                                           83 Km

Ripartiamo di buon ora da Leenane e, dopo quattro chilometri circa, abbandoniamo la N59 per prendere la R335, che sale lungo il panorama incantato della valle di Delphi. I fiumi che attraversiamo pullulano di salmoni e la nostra salita si fa più impegnativa dopo il Doo Lough, lago racchiuso tra le Sheeffry Hills e le Mweelrea Mountains. Senza incontrare case, continuiamo fino a Cregganbaun, dove svoltiamo a sinistra per dirigersi verso la Silver Strand, una lunga spiaggia dal colore dorato che si estende per chilometri. Torniamo indietro e riprendiamo la R335 a Louisburgh, dopo aver seguito una stradina tra le siepi che ci ha portati in vista della Clare Island, un tempo covo di una piratessa e della sua banda. La strada adesso è più ampia ed il traffico è maggiore; sulla nostra destra svetta il Croag Patrick, il monte sacro degli Irlandesi. Qui, nell'ultima domenica di Luglio, si tiene una processione durante la quale, spesso scalzi, i fedeli affrontano la ripida salita su pietre taglienti. La leggenda dice che chi sale sul Croagh Patrick il 17 Marzo, giorno di San Patrizio, riesce a vedere la festa che si tiene per le vie di New York in onore del Santo.

Westport è la nostra meta del giorno e rimaniamo quasi colpiti, dopo tanta solitudine e piccoli villaggi, da un centro di queste dimensioni. Alla sera è d'obbligo una visita ai numerosi pubs, nei quali si suona musica tradizionale, che peraltro non è mancata neanche nel più piccolo paese che abbiamo visto finora.

Quinta tappa                      Westport - Corrnamona                                     73 Km

Gli ultimi due giorni ci riportano verso Galway senza più vedere il mare: da Westport la R330 si snoda attraverso dolci colline, sulle quali pascolano le pecore, e prati delimitati da muretti e siepi. Deviamo sulla destra per vedere il villaggio di Aghagower, dove si possono ammirare i resti di una chiesa fondata da San Patrizio. Torniamo sulla strada principale a Mace, per evitare l'ascesa delle Party Mountains, che aggiriamo svoltando prima di Party seguendo le indicazioni per il Lough Mask. Passata Tourmakeady e Trean, seguiamo ancora il lago per poi iniziare una salita che ci porterà ad una splendida vista sui laghi. Scesi verso il Lough Nafooey, affrontiamo una dura pendenza che non ha niente da invidiare a quelle alpine; l'acqua scorre in ruscelli puliti dai fianchi della montagna e non possiamo resistere alla tentazione di fermarci a bere. Arrivati in cima, prima di ridiscendere, attraversiamo un ampio pianoro dove possiamo vedere i tagliatori di torba al lavoro per procurarsi la riserva di combustibile per l'Inverno. A questo punto scendiamo nella Joyce Country e proseguiamo senza particolari difficoltà, tranne un'ultima salita poco prima di Corrnamona, sulle rive del Lough Corrib.

Sesta tappa                        Corrnamona - Galway                                         77 Km

E' il nostro ultimo giorno e, dopo aver fiancheggiato il lago e visto Cong, dove possiamo visitare le rovine della chiesa e la casa-museo dell'Uomo Tranquillo, personaggio del film di John Ford girato proprio in questa regione , scendiamo verso Cross lungo la R346, raggiungendo poi Headford sulla R334. Deviamo sulla destra per vedere la Ross Abbey, imponente abbazia che avevamo già scorto in lontananza, seguendo le indicazioni; la strada è stretta ed in parte sterrata, ma saremo ripagati dalla fatica poco dopo. Tornati ad Headford, ingraniamo un rapporto lungo per affrontare la N84, più trafficata: se il tempo è bello, per evitare parte della Nazionale, si devia per Annaghdow e si rientra a Cloonboo. Di qui a Galway mancano solo più 13 chilometri, gli ultimi del Connemara.

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IN SELLA TRA LE MONTAGNE D'IRLANDA

La penisola del Dingle offre ai suoi visitatori scenari unici come quelli della Slea Head, punto più occidentale dell'Irlanda, noto agli amanti del cinema, dato che proprio nei pressi di Dunquin è stato girato "Far and away” con Tom Cruise e Nicole Kidmann, ma anche le scogliere del Brandon Point, la spiaggia di Inch e lo straordinario edificio del Gallarus Oratory. In ultimo, ma non per questo meno importante, per gli appassionati di ciclismo offre la possibilità di impegnarsi in un vero e proprio passo, il Connor Pass.

Il Ring of Kerry è invece una meta d'obbligo per tutti i turisti, a due o quattro ruote. Si tratta di un anello che vede come punto di partenza ed arrivo la città di Killarney; tradizionalmente lo si percorre in senso antiorario ed è il verso che anche noi seguiremo, soprattutto per essere facilitati nelle salite. Quando ci troveremo in prossimità di Killarney, entreremo nel famoso parco, zona tutelata dall'Unesco, al quale dedicheremo anche un po' di... riposo ciclistico, per poterlo apprezzare maggiormente.

Prima tappa                 Tralee - Dingle              80 Km

Inizieremo il nostro viaggio da Tralee, graziosa cittadina nella contea di Kerry: la N86 ci porterà presto verso le montagne, che fiancheggerà per un lungo tratto, mentre sulla nostra destra possiamo ammirare la Tralee Bay e le macchie rosse delle fucsie. Se la giornata fosse bella e stabile, a Kilcummin possiamo prendere la deviazione di 9 miglia (14,4 Km) che ci conduce al Brandon Point, altrimenti ci conviene affrontare la salita al Connor Pass. Non lasciamoci spaventare dai cartelli di pericolo che avvertono i viaggiatori ! Per noi che siamo abituati alle strade alpine, il tutto rientra nella norma. I tornanti sono un concetto quasi ignoto agli Irlandesi, che preferiscono le lunghe salite verso il cielo, ma siamo incitati dai numerosi automobilisti, anche (e soprattutto) Italiani. Non manca l'acqua, che sgorga dai fianchi della montagna in abbondanza; se non ci giriamo indietro verso il mare, per qualche attimo potremmo anche pensare di essere sulle Alpi, ma poi appare sotto di noi la Baia di Dingle, e torniamo alla realtà. Una rapida discesa ci porta nel centro abitato, a cui ritorneremo dopo aver fatto una puntata al Gallarus Oratory, straordinario edificio a forma di barca rovesciata, costruito a secco nel IX secolo d.C., ancora oggi completamente impermeabile. Se poi non vogliamo tornare da dove siamo arrivati, continuiamo verso Dunquin e la Slea Head, per poi arrivare a Dingle.

Seconda tappa             Dingle - Kells                 90 Km

Questa sarà la nostra tappa più lunga, ma vogliamo avvicinarci il più possibile a Waterville, per poterci poi recare in battello alle isole Skellig, sulla maggiore delle quali sorse il primo monastero irlandese. Lasciato Dingle sempre seguendo la N86, continuiamo con numerosi saliscendi fino ad Inch, dove scendiamo fino alla spiaggia. Non possiamo trattenerci dal percorrerla in sella fino alla punta, gustando così i nostri primi 7 Km di pianura! A Castlemaine siamo ormai nel Ring of Kerry: inizialmente il paesaggio non ci entusiasma, ma le sorprese ci aspettano dopo il Lough Caragh, dove ci rendiamo conto che l'Irlanda non è solo un'isola verde, ma anche di mille altri colori. Attraversato Glenbeigh, ci concediamo una sosta e proseguiamo verso Kells: per un attimo la solita Irlanda scompare e ci troviamo tra i boschi, in un'atmosfera quasi austriaca... poi le scogliere e la brughiera tornano a prendere il sopravvento. Alla nostra destra in lontananza vediamo la spiaggia di Inch e, prima della deviazione per Kells Bay, troveremo l'ostello sulla sinistra, di fianco ad un pub isolato . Se non siamo ancora troppo stanchi, possiamo buttarci in picchiata fino al porticciolo.

Terza tappa                 Kells - Waterville                      64 Km

In questa frazione, abbandoniamo per un tratto la N70 del Ring; oltrepassato Cahersiveen, deviamo sulla destra in direzione di Portmagee e della Valencia Island, sulla quale si trova il museo delle isole Skellig e da cui partono i battelli che effettuano il servizio per i turisti. Siamo nuovamente in mezzo alle torbiere e dietro di noi, solitamente avvolte dalle nubi, si innalzano le cime delle Macgillycuddy's Reeks. Dopo Portmagee, grazioso villaggio di pescatori, la strada piega sulla sinistra e, con nostro grande sconforto, ci troviamo ancora una volta di fronte alla conferma del fatto che i tornanti non sono un mezzo usato per affrontare le salite. La strada si inerpica dritta davanti a noi con pendenze che sfiorano il 25% ed il vento può anche soffiare in senso contrario. L'incitamento di chi, a differenza di noi, ha pensato che l'automobile fosse il mezzo migliore per questa vacanza, ed il panorama splendido ci impediscono di tornare indietro; dalla sommità possiamo vedere all'orizzonte le Isole Skellig. Dall'altra parte ci aspetta una picchiata vertiginosa, in cui è presente un'unica curva, a 90°, per la quale è meglio accertarsi della tenuta dei propri freni. Nei villaggi che troveremo sul corso della nostra strada per i prossimi chilometri, le indicazioni saranno solo più in Gaelico, quindi seguiremo quelle per Baile an Sceilg, che ci faranno risalire in mezzo alla brughiera, in modo più dolce, per superare la Bolus Head. Una lunga discesa ci porterà ad un bivio, dove ci terremo sulla destra e, lungo una strada che attraversa pascoli delimitati da siepi, torneremo sul Ring, per raggiungere Waterville. Non ci fermeremo nei lussuosi hotels e neanche nei B&B's, ma davanti ad una delle ultime case del paese, sulla cui facciata bianca spicca la scritta Peter's Place. Qui troviamo chi ci darà da dormire, da mangiare, ci porterà a vedere le Skellig e ci intratterrà con le sue storie di viaggi e di pesca. L'edificio non è grande, eppure vi hanno trovato alloggio numerose persone da tutto il mondo; potrete controllarlo di persona leggendo le pagine del libro dei visitatori. Chiedetegli poi di raccontarvi perché è nato il suo ostello...

Quarta tappa               Waterville - Kenmare                68 Km

Dopo Waterville la strada riprende a salire senza diventare particolarmente impegnativa e da entrambi i versanti del Coomakesta Pass ammiriamo tratti di costa che, a detta di alcuni, sono i più belli dell'intera isola. A Caherdaniel vediamo le indicazioni per il Derrynane National Historic Park e a Castlecove deviamo sulla sinistra per salire fino allo Staigue Stone Fort. Tornati sulla N70, proseguiamo mentre si alternano boschi e brughiera, salita e discesa, fino a Sneem, pittoresco villaggio del Kerry. La strada scende poi verso Parknasilla dove, per il clima eccezionalmente mite, nei giardini cresce una vegetazione quasi mediterranea; di qui per un lungo tratto proseguiamo attraverso i boschi, inframmezzati da aree coperte da felci ed eriche. La nostra meta è Kenmare, estremità meridionale del Ring of Kerry, dove abbiamo ancora tempo sufficiente per percorrerne le vie dalle case colorate.

Quinta tappa               Kenmare - Killarney                   40 Km

Questa penultima giornata ci porta ad una delle zone più belle della regione, il Parco dei laghi di Killarney. Una salita regolare conduce al Moll's Gap da dove, con condizioni atmosferiche favorevoli, si gode una splendida vista sul Carrantuohill che, con i suoi 1040 m, è la vetta più alta dell'Isola. Dopo una leggera discesa, con un altro breve tratto ascendente raggiungiamo il Ladies View: si narra che  la regina Vittoria, dopo aver ammirato il Parco da questo punto,  affermò che questo era uno spettacolo veramente degno di una signora. La strada scende poi tra i boschi e, prima di entrare in Killarney, devieremo sulla sinistra per visitare la Muckross House ed i suoi giardini.

Sesta tappa                  Killarney - Tralee                      34 Km

L'ultima tappa consiste nel trasferimento da Killarney a Tralee: per evitare il traffico, conviene lasciare la N70 appena fuori dal centro in direzione Ballyhar. Per strade strette ma tranquille attraversiamo le colline, circondati da pascoli; le sorprese non sono ancora finite, dato che prima di arrivare in vista della nostra meta finale dovremo ancora ingranare un rapporto agile per l'ultima salita dritta verso il cielo. A questo punto è veramente finita e non ci resta che tornare alla base !

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Provati nell'estate 1996

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